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65 anni di lavoro per Sergio Filandi, il re della carrozzeria

5 Set 2025

sergio filandi festa 65 anni di lavoro casa delle imprese imola 4 settembre 2025

“65 anni al servizio della comunità”, poche parole ma che spiegano chi è Sergio Filandi, artigiano 80enne di Fontanelice. Confartigianato Bologna Metropolitana ha voluto celebrare questo importante traguardo giovedì 4 settembre con una targa e con una breve cerimonia, conclusa con il tradizionale taglio della torta.
Una quarantina di persone, assieme ad Amilcare Renzi, segretario dell’associazione, Gabriele Meluzzi, sindaco di Fontanelice, paese nel quale risiede e opera Filandi, e Marina Zuffa, responsabile dell’ufficio Vallata del Santerno, si sono strette attorno a questo artigiano che continua a rappresentare un “esempio di dedizione al lavoro, passione, e capacità di fare comunità – come ha ricordato Amilcare Renzi -. Sergio è il re della lamiera, le sue mani d’oro sanno lavorare questo metallo come nessun altro, e questa sua capacità non è stata solo uno strumento di lavoro, ma è stata messa al servizio di tutta la comunità, aiutando migliaia di persone a risolvere il loro problema, dalla carrozzeria dell’auto più popolare alle Ferrari, dagli aerei fino ai tricicli dei nostri bambini”.

 

La cerimonia alla Casa delle Imprese

Sergio è arrivato alla sede della Confartigianato con la sua tuta da lavoro, in mano una targa ricevuta nel passato e una foto che lo ritrae assieme a un’auto d’epoca: “stamattina ho già fatto otto ore di lavoro”, ha precisato appena entrato. Tanta l’emozione quando si è trovato in una sala piena di persone. Ha ascoltato in silenzio le parole di Renzi e di Meluzzi, e quando è stato il suo turno ha detto: “Avete già raccontato tante belle cose, io non ho nulla da dire”.
Pochi secondi di commozione, occhi lucidi e anche un po’ imbarazzato, poi via a stringere mani, ricevere complimenti, prima di assaggiare la torta preparata in suo onore.

 

I ricordi di Sergio Filandi

A dispetto del “non ho nulla da dire”, Filandi di cose da raccontare ne ha tante, 65 anni di aneddoti, storie di lavoro, di amicizie, di persone perse e altre ritrovate. “Mio babbo faceva il fabbro e io, ancora bambino, gli davo una mano. Le prime cose le imparai da lui. All’età di 14 anni fu mia mamma a trovarmi un lavoro a Imola. Precisamente alla carrozzeria di Mirri e Mantovani in via Marconi. Con i primi soldi che ricevetti non riuscii nemmeno a pagarmi il biglietto dell’autobus con il quale andavo avanti e indietro da Fontanelice. Dopo circa sei anni arrivò un certo Tubertini, che aveva una carrozzeria a Imola vicino alle scuole Carducci, ‘se vieni a lavorare da me ti dò il doppio di quello che prendi adesso’. Secondo voi cosa feci? Chiaramente ci andai. Intanto però anche in paese iniziarono a conoscermi e sempre più spesso mi cercavano per dei lavori, che poi facevo di sera e di notte nel garage della mia abitazione. A un certo punto erano talmente tante le richieste che nel 1965 decisi di aprire una mia officina. Quella che poi tempo dopo chiamai Autocarrozzeria Moderna e che è stata la mia ‘casa’ fino al 2019, quando, dopo la morte di mia fratello, la cedetti e aprii la ‘bottega’ di via Montanara Ponente 20, dove sono ancora oggi”.

 

L’Uragano di Moreno Filandi e una 127 trasformata in carro funebre

Sergio e il fratello Moreno, scomparso prematuramente nel 2019, sono stati per decenni un punto di riferimento per chiunque avesse un problema da risolvere in ambito lamieristico per qualsiasi mezzo, la loro bottega è sempre stato un luogo di aggregazione e le loro mani hanno saputo anche inventare mezzi e oggetti molto particolari. “Mio fratello era un appassionato di auto da corsa, ma non poteva permettersela – racconta Filandi -. Allora decise di farsene una, è nata così Uragano, una fuoriserie fatta tutta a mano, che è stata presentata all’autodromo, ha partecipato al Motor Show e ha fatto la Mille Miglia, ammirata da tutti, appassionati e tecnici che non riuscivano a capire come fosse possibile che un’auto simile fosse nata in una semplice officina. Poi mi ricordo quella volta che trasformai una 125 in un carro funebre, dovetti allungare la carrozzeria di oltre 60 cm e dotarla di tutte le strumentazioni necessarie. Anche il carro che trasporta l’immagine della Madonna nella processione di Fontanelice è opera mia”.

 

Le parole del sindaco di Fontanelice, Gabriele Meluzzi

“Persone come Sergio hanno un grande valore per i nostri paesi, proprio per la capacità di essere parte attiva della comunità – ha affermato Gabriele Meluzzi -. La sua, e quella della sua famiglia, non è solo una presenza legata al lavoro che fa, ma è anche un protagonismo all’interno del tessuto del paese che si esprime in tanti modi: dal mettersi a disposizione come artigiano per le sua capacità manuali, al partecipare alle attività associative del comune o della parrocchia. Un senso della famiglia, in senso lato, che significa non essere distaccati dalla realtà in cui operano, anzi capaci di arricchire la comunità non solo attraverso il lavoro. Se non ci fossero persone come Sergio saremmo tutti molto più poveri. E mi dispiace che qui non ci sia anche suo fratello Moreno perché quello che stiamo dicendo sarebbe valso anche per lui”.

 

Il grande cuore di Filandi nelle parole di Marina Zuffa, 

“Sergio è sempre stato un uomo di poche parole, ma ha un cuore grande come un grattacielo e ha delle mani d’oro. A dispetto dei suoi 80 anni ha ancora una agilità che gli permette di sdraiarsi sotto le auto, dentro all’abitacolo. E poi la forza, tanto che io lo chiamo il Superman della carrozzeria. Una forza quasi disumana, tanto quanto il suo cuore e la sua bontà”, ha aggiunto Marina Zuffa, responsabile dell’ufficio Confartigianato della Vallata del Santerno

 

Amilcare Renzi, “Sergio è una di quelle persone che si è messo totalmente al servizio della sua comunità”.

“Quest’uomo ci insegna l’amore per quello che facciamo, indipendentemente dal tipo di lavoro – ricorda Renzi -. Abbiamo bisogno più che mai di persone che abbiano non solo competenze professionali, ma capacità di ascolto, di aggregazione, di non fare sentire solo quello che ti sta vicino. Sergio continua a lavorare dopo 65 anni con la stessa passione di allora, è un esempio per tanti. Lui è una di quelle persone che si è messo totalmente al servizio della sua comunità. In un mondo dove ognuno di noi è sempre più solo, dobbiamo favorire chi sa aggregare perché l’uomo non è nato per stare solo. Noi rappresentiamo un mondo, quello degli artigiani, che ha degli straordinari valori, Filandi è un esempio e tutta la sua vita è un grande insegnamento per le future generazioni”.

“No so come andrà a finire. Oggi di giovani che abbiamo voglia di imparare questo mestiere ce ne sono pochi. A me piacerebbe avere qualcuno che venisse in bottega a imparare. Forse sono abituati troppo bene, o forse, è solamente il segno dei tempi che cambiano”, ha concluso Filandi.

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(Servizio fotografico di Mauro Monti – Rizomedia)

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