ChatGPT, chat Generative Pretrained Transformer (lett. trasformatore generativo pre-addestrato) è un chat bot basato sull’intelligenza artificiale e sull’apprendimento automatico, sviluppato da Open AI e specializzato nella conversazione con l’utente umano.
ChatGPT si pone l’obiettivo di rendere l’Intelligenza Artificiale un beneficio per tutti. Per questo stesso motivo, la piattaforma è gratuita, anche se esistono ulteriori piani a pagamento, che consentono l’accesso prioritario a svariate funzionalità.
I problemi di privacy con ChatGPT
Grazie alla sua capacità di adattarsi ai contesti e di “imparare” dalle interazioni, ChatGPT può essere personalizzato per soddisfare le esigenze specifiche di ogni azienda. Tuttavia, l’impiego di questa tecnologia può comportare rischi significativi soprattutto per la privacy degli utenti, suscitando preoccupazioni relative alla raccolta e all’uso improprio di dati personali. Solo se impiegato correttamente, quindi, ChatGPT può diventare un alleato indispensabile.
Le buone pratiche per le aziende che usano le chat di Intelligenza artificiale
Ecco alcune buone pratiche che un’Azienda dovrebbe seguire:
- Formazione interna: prima di introdurre ChatGPT, è importante formare il personale. Ogni dipendente dovrebbe sapere cosa può (e non può) fare con lo strumento, e quali informazioni è vietato condividere.
- Definizione di policy aziendali: occorre definire regole chiare per l’uso di ChatGPT e limitarne l’utilizzo a compiti specifici.
- Versioni personalizzate: valutare l’uso di una versione aziendale di ChatGPT. OpenAI, la quale offre soluzioni dedicate alle imprese, che garantiscono maggiore controllo sui dati e una personalizzazione avanzata.
- Monitoraggio continuo e rafforzamento delle misure di sicurezza: Dopo aver implementato ChatGPT, monitorare il suo utilizzo, allo scopo di verificare che lo stesso venga usato in modo sicuro ed efficace.
Il Garante per la privacy e DeepSeek
Non a caso, il Garante per la protezione dei dati personali è recentemente intervenuto in materia di Intelligenza Artificiale generativa relativamente al software cinese DeepSeek. Si tratta di un software di intelligenza artificiale relazionale, progettato per comprendere ed elaborare le conversazioni umane, che in pochi giorni è stato scaricato da milioni di persone.
Il Garante per la protezione dei dati personali, dopo un’analisi del software, ha disposto in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, sottolineando così l’importanza strategica di una regolamentazione attenta dell’intelligenza artificiale generativa che coniughi sempre e in parallelo sviluppo tecnologico e diritti delle persone.
In conclusione, infatti, l’Azienda, allo scopo di utilizzare efficacemente tale strumento, dovrà implementare soluzioni quali l’aumento della trasparenza, miglioramenti nella sicurezza di ChatGPT e regolamentazioni governative per affrontare i rischi associati alla privacy e alla sicurezza informatica. Solo attraverso un approccio integrato di azioni da parte dell’industria e delle autorità regolamentari, sarà possibile garantire un equilibrio appropriato tra l’innovazione tecnologica e la tutela della privacy degli utenti in un contesto sempre più complesso e dinamico.
E tu hai già iniziato ad utilizzare ChatGPT?
Se vuoi avere maggiori informazioni, siamo qui per aiutarti.
Ufficio Legale & Privacy
Giulia Gualandi
Susanna Viggiani
email – privacy@assimprese.bo.it
Telefono – 051 5288615