Il conclave, riunitosi a San Pietro per l’elezione del successore di Papa Francesco, l’8 maggio 2025 ha scelto Robert Francis Prevost come nuovo Pontefice.
“Accogliamo con grande emozione e speranza la nomina a Papa del cardinale Robert Francis Prevost che ha preso il nome di Papa Leone XIV”. Queste le parole che aprono il messaggio di Davide Servadei e Amilcare Renzi, rispettivamente Presidente e Segretario di Confartigianato Emilia-Romagna.
“Siamo di fronte a un momento storico – prosegue il messaggio della Federazione -, che chiama ciascuno di noi a riflettere sul ruolo fondamentale che la spiritualità, la guida morale e il senso di comunità possono ancora giocare nel nostro tempo. Oggi più che mai, infatti, abbiamo bisogno di una figura che sia un punto di riferimento non solo per i credenti.
La straordinaria responsabilità che il nuovo Pontefice si trova a ricoprire richiede non solo profonda saggezza e fermezza spirituale, ma anche una visione lucida e inclusiva del mondo contemporaneo. Serve un uomo capace di unire, non di dividere; un mediatore attento e sensibile alle tensioni che attraversano i popoli e le istituzioni, capace di promuovere il dialogo interreligioso e la cooperazione tra le nazioni.
Viviamo un’epoca segnata da crisi ambientali, disuguaglianze economiche e conflitti ideologici, in cui il rischio di chiusura e polarizzazione è costantemente presente. In un mondo così frammentato, servono gesti concreti che sappiano avvicinare le persone, più che parole che alimentano la distanza. Occorrono dialogo, ascolto e il coraggio di mettere al centro la dignità umana, superando barriere culturali e sociali. Siamo fiduciosi che Leone XIV saprò dedicare grande attenzione anche al mondo del lavoro, al nostro mondo, quello delle piccole imprese e degli artigiani, proseguendo nel solco tracciato da Papa Francesco.
Il nuovo Papa sarà chiamato a essere non solo guida spirituale, ma anche costruttore di ponti. Dovrà accompagnare con umiltà e forza la Chiesa e l’umanità intera verso un futuro più solidale, dove nessuno sia escluso. È con fiducia che guardiamo al suo cammino: che sia illuminato dalla saggezza, sostenuto dalla preghiera e aperto all’incontro con l’altro”.