La statuina per il presepe 2022 è stata donata nella mattinata del 21 dicembre, a Monsignor Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola. All’incontro una rappresentanza di Confartigianato Bologna Metropolitana, guidata dal segretario Amilcare Renzi, e di Coldiretti Imola e Bologna Metropolitana, rappresentata dal direttore Maria Cerabona.
La statuina del Presepe 2022 raffigura un’imprenditrice simbolo delle aziende che operano nella cura e manutenzione del verde.
L’iniziativa della Fondazione Symbola
L’iniziativa promossa dalla Fondazione Symbola (nata nel 1223 a Greccio a opera di San Francesco), Confartigianato e Coldiretti nell’ambito del Manifesto di Assisi, prevede la consegna dell’oggetto artistico agli oltre 200 vescovi italiani. L’obiettivo è quello di aggiungere ogni anno al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Nel 2020 fu un’infermiera a ricordare il debito che ci lega in tempo di Covid a tutti coloro che operano nella sanità. Lo scorso anno è stato l’imprenditore che, cogliendo le opportunità della digitalizzazione, ha affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown.
La statuina del Presepe 2022 dedicata alle imprese green
La statuina per il Presepe 2022 raffigura l’impegno per uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell’ambiente. “Questa ‘nuova’ figura da inserire nel Presepe rappresenta una florovivaista simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità – afferma Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana -. Nonché la sensibilità di un’organizzazione come la nostra verso le tematiche ambientali e la cultura della piccola impresa nel rispetto del territorio”.
Amilcare Renzi, “Per noi questo è il Natale del fare insieme”
L’incontro natalizio con il Vescovo Mosciatti ha offerto anche l’occasione per uno scambio di auguri. “Per noi questo è il Natale del fare insieme – ha sottolineato Renzi -. Veniamo da oltre due anni di covid, un’onda pesante dalla quale siamo usciti grazie alla capacità del mondo della piccola impresa di rimboccarsi le maniche. E di guardare avanti in una nuova consapevolezza della gestione delle imprese e del fare sistema, che ha permesso di acquisire nuovi spazi nei mercati internazionali”.
“Oggi abbiamo davanti nuove sfide – ha concluso il segretario Renzi -, a cominciare dal conflitto tra Russia e Ucraina, proseguendo con la necessità di dare stabilità al sistema economico, oggi scosso da insopportabili aumenti delle materie prime e delle commodities energetiche. Così come 70 anni fa i nostri nonni sono stati capaci di mettere in campo quel mutuo soccorso che ha portato questa terra ad essere un’eccellenza mondiale, oggi le nostre imprese riaffermano quella voglia e quella cultura del fare assieme, perché ogni comunità cresce solo se è portatrice di questi valori di solidarietà”.