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Decreto “Sostegni”: soddisfazione a metà per Confartigianato

24 Mar 2021 | News

Una soddisfazione a metà quella di Confartigianato in merito al Decreto “Sostegni” che è stato pubblicato il 22 marzo in Gazzetta Ufficiale.

Il testo del Decreto Sostegni

Nell’ambito del contributo a fondo perduto è stata accolta una richiesta più volte avanzata da Confartigianato del superamento, per l’individuazione dei soggetti meritevoli del contributo, dei codici Ateco che ha penalizzato, nei diversi decreti “Ristori”, tutte quelle attività che operano in filiera con soggetti costretti a chiusure o a drastiche riduzioni a seguito delle misure emanate per contenere la pandemia. Così pure si valuta positivamente la maggior intensità di aiuto riconosciuta alle imprese di minori dimensioni per le quali, specie per quelle a base familiare, la contrazione dei fatturati determina una immediata riduzione del reddito a disposizione della famiglia.

E’ però assolutamente insufficiente lo stanziamento previsto per la misura (circa 11 miliardi di euro) rispetto all’ingente e straordinaria perdita di fatturato sofferta dalle imprese nel 2020 rispetto al 2019.

In materia di lavoro Confartigianato evidenzia la proroga dell’assegno ordinario (quindi dei trattamenti erogati da Fsba) e della cassa integrazione in deroga per un periodo pari a 28 settimane, con la relativa assegnazione ai Fondi di solidarietà bilaterale, tra cui il Fondo dell’artigianato (Fsba), di uno stanziamento di 1.100 milioni di euro per l’anno 2021 per l’erogazione dell’assegno ordinario. La misura recepisce le indicazioni della Confederazione per rifinanziare il Fondo bilaterale dell’Artigianato: è ora fondamentale che il trasferimento delle risorse avvenga celermente, in modo da consentire di effettuare i pagamenti con la massima tempestività.

I trattamenti di cassa integrazione ordinaria con causale Covid-19 sono invece stati prorogati per un periodo pari a 13 settimane. Si valuta positivamente anche il nuovo regime di a-causalità per le proroghe e i rinnovi dei contratti a termine, che amplia la precedente previsione contenuta nella legge di bilancio 2021 e che costituisce un primo segnale per il superamento, in più occasioni auspicato e richiesto dalla Confederazione, delle rigidità del decreto Dignità.

Le misure principali del Decreto