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Firmato il contratto nazionale di lavoro dell’area Meccanica

22 Dic 2021 | News

E’ arrivata la firma sull’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) dell’area Meccanica tra organizzazioni artigiane e i sindacati di categoria Fim-Csil, Fiom-Cgil, Uilm–Uil.

Il contratto si applica a 500.000 lavoratori di 120.000 imprese dei settori metalmeccanica ed installazione di impianti, autoriparazione, orafi, argentieri ed affini, odontotecnici, restauro.

Positivo il commento dei rappresentanti delle categorie di Confartigianato che considerano il rinnovo contrattuale un risultato significativo in questa fase in cui le imprese sono impegnate a riagganciare la ripresa e ad affrontare le nuove sfide del mercato.

I contenuti dell’accordo

Retribuzioni

L’accordo prevede un incremento delle retribuzioni del 5%, cioè 69,57 euro al 4° Livello, operaio qualificato, del Settore Metalmeccanica e Installatori, che sarà erogato in tre tranches: 25 euro a gennaio, ulteriori 25 euro a maggio e 19,57 euro a dicembre 2022, quando il Ccnl scadrà. Il medesimo aumento sarà riparametrato per tutti gli altri livelli di inquadramento e per i lavoratori dei Settori Orafo-Argentiero-Affini e Odontotecnici.
Ai lavoratori in forza al 17 dicembre va anche un importo a titolo di una tantum di 130 euro (in due tranche: 70 euro a marzo e 60 euro a luglio 2022) a copertura del periodo di vacanza contrattuale di 36 mesi.

L’accordo dà attuazione alle recenti novità intervenute con la legge di conversione del Decreto Sostegni bis, prevedendo la reintroduzione delle causali di ricorso al contratto a tempo determinato e la stagionalità, in aggiunta a quelle di legge.

L’intesa, firmata anche da Confartigianato Restauro, prevede anche la copertura contrattuale a partire da gennaio 2022 delle imprese del Restauro artistico di Beni culturali, finora prive di una specifica copertura contrattuale.
Sono state quindi definite nuove tabelle economiche e una nuova classificazione del personale.

Formazione

Il rinnovo contrattuale prevede anche 8 ore di diritto soggettivo alla formazione per l’alfabetizzazione informatica, l’incremento dei trattamenti per trasferta e reperibilità del 5% da gennaio 2022, la revisione di alcune figure professionali e l’istituzione di una commissione per una riforma più complessiva dell’inquadramento.