Home » Il grido d’allarme di bar e ristoranti raccolto dal sindaco di Imola

Il grido d’allarme di bar e ristoranti raccolto dal sindaco di Imola

15 Gen 2021 | News

Una qualificata delegazione di imprenditori imolesi dei settori bar e ristorazione, su stimolo di Confartigianato Bologna Metropolitana, ha incontrato il sindaco di Imola, Marco Panieri per esprimere il proprio disagio e il proprio atteggiamento di fronte alla situazione in atto e in previsione della definizione delle prossime misure per il contenimento della pandemia da Covid 19.

“Questo periodo di emergenza purtroppo si sta prolungando portando con sé sofferenze nelle famiglie, nella sanità e nel mondo del lavoro. Ci sono settori che hanno visto azzerate le loro attività, altri che sono stati pesantemente penalizzati. Penso al mondo della ristorazione e dei bar che tra aperture e chiusure difficilmente potrà reggere a lungo – ha affermato Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana -. Settori che in questi mesi, però, sono stati capaci di rimboccarsi le maniche per garantire la sicurezza in ogni ambito e per continuare a cercare, a testa bassa, nuove opportunità, mettendo in campo una creatività unica. Dispiace apparire come gli ‘untori’ di turno, quando, invece, anche la scienza dimostra che i focolai maggiori oggi si creano in famiglia e nei luoghi con maggiore assembramento. Un bar o un ristorante che rispetta le regole non è certo un rischio per la salute. Noi siamo gente seria che vuole rispettare le regole, che non è disponibile e non condivide forme di protesta estrema. Ma proprio per questo oggi abbiamo bisogno di una mano”.

In primo luogo l’associazione e i suoi imprenditori chiedono al sindaco di Imola di “farsi portavoce verso i livelli superiori, in particolare verso il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, di tutto il disagio di questi operatori e del rischio che se non vi saranno interventi efficaci si vada verso una deriva pericolosa per la tenuta sociale del Paese. Nelle prossime ore vi sarà un nuovo Dpcm con le misure per le future settimane, forse mesi. Ebbene chiediamo che questi operatori siano considerati alla stregua di tante altre attività che possono continuare ad operare, e in mancanza di ciò che i ristori siano veloci e commisurati al danno, gli strumenti per quantificare la perdita di fatturato ci sono”.

Oggi più che mai deve essere rafforzato quello spirito di comunità che sempre ha contraddistinto il territorio imolese. “Nessuno deve restare indietro e sentirsi solo. E’ il momento di mettere in campo azioni di stimolo verso i i cittadini per valorizzare tutte le attività di prossimità, anche il semplice gesto di acquistare una colazione, un gelato, una torta d’asporto in questo momento può aiutare. Infine, ma non ultimo, chiediamo al sindaco una particolare sensibilità al fine di attivare tutte le possibili misure sul terreno delle imposte e tasse comunali, sui tempi e sui costi relativi all’ampliamento degli spazi, in particolare dei dehor”, conclude Renzi.

Le richieste degli operatori

“Noi condanniamo ogni fuga in avanti, ma in questi momenti è assolutamente necessario evitare qualsiasi forma di concorrenza sleale, se a noi chiedono precisi comportamenti per garantire la sicurezza non capisco perché lo stesso non debba essere fatto per qualsiasi altra attività che abbia un rapporto diretto con la clientela”.
“La salute non guarda ai codici, non ci possono essere figli e figliastri. Le regole ci sono, è giusto tutelare la salute, ma queste regole devono valere per tutti. Siamo noi i primi a chiedere controlli più stringenti e puntuali”.

In merito alle azioni da mettere in campo gli operatori si augurano che “anche a livello comunale possano essere messe in atto delle azioni per aiutare le attività. Ad aprile avremo la formula Uno, se la situazione sanitaria lo permetterà, ci piacerebbe essere messi anche noi in condizione di potere intercettare una parte di tifosi e addetti ai lavori che il Circus si porta dietro. Nello stesso tempo si potrebbe pensare di rendere stabili e, se possibile, ampliare i dehor per permettere di aumentare le sedute rispettando le regole di sicurezza”.

Infine una preoccupazione ulteriore: “A marza scadranno le moratorie per la Cassa integrazione, che succederà se non avremo un fatturato sufficiente per garantire la nostra operatività? Il rischio è una crescita esponenziale dei licenziamenti. E se si inizia a licenziare dietro l’angolo poi può esserci la chiusura dell’attività”.

Una preoccupazione che porta ad alcune proposte operative: “Ad oggi abbiamo avuto delle briciole, che ci hanno garantito la sopravvivenza, ma mutui, contributi, affitti non si fermano e presto ci chiederanno il conto. Visto il prolungarsi della crisi e delle misure di contenimento non bastano più i palliativi. E’ sempre più urgente una estensione della moratoria sui mutui e bisogna iniziare a ragionare su un periodo di fiscalità bianca. Se vogliamo far vivere queste attività, gli imprenditori e garantire il lavoro a tante famiglie servono misure strutturali, che incidano veramente su tutti i costi che un imprenditore deve sostenere”.

“Il Comune è vicino alle attività economiche, ben consapevole che insieme all’emergenza sanitaria ce n’è un’altra economica e sociale” sottolinea il sindaco Marco Panieri, che aggiunge “si è scelta la strada del dialogo e del confronto e da parte nostra c’è la massima disponibilità e vicinanza agli operatori economici nel fare un percorso comune per ricercare soluzioni e portare avanti le richieste anche a livello sovra comunale”.

Il sindaco Panieri sottolinea poi che dall’incontro “sono emersi tre punti fermi. Il primo è quello della coesione fra operatori ed istituzioni, per lavorare insieme su quanto può essere fatto a tutti i livelli. Il secondo è quello del rispetto delle regole, con la richiesta di maggiori controlli contro i ‘furbetti’, e su questo ho confermato il massimo impegno da parte nostra. Il terzo è rappresentato dal coinvolgimento degli interlocutori istituzionali di rango sovra comunale: a questo proposito ho espresso la disponibilità a farmi portavoce delle richieste, peraltro già note, di misure sempre più mirate ed adeguate per sostenere un settore che è fortemente in difficoltà”.

“Da parte del Comune c’è la piena disponibilità ad estendere nel tempo tutte le misure di sostegno attualmente in atto, in materia di dehor, occupazione suolo pubblico, Tari e semplificazione burocratica” sottolinea il sindaco che conclude ricordano “l’importanza della vaccinazione, come opportunità per la ripartenza e segnale di fiducia nel futuro”.