I nuovi codici ATECO, in vigore dall’1 gennaio, diventeranno operativi a partire dall’1 aprile 2025, così come comunicato dall’Istat e riportato in questa news.
Questa novità fa parte del processo di aggiornamento e revisione della classificazione ATECO 2007 con il fine di adeguarla alle attività economiche in ambito comunitario. L’aggiornamento, avvenuto all’inizio di quest’anno, introduce nuovi codici attività, ne elimina altri e modifica alcune declaratorie, al fine di migliorare la raccolta e la diffusione dei dati statistici e amministrativi relativi alle attività economiche in Italia.
Cosa cambia con i codici ATECO 2025
Struttura e codici
La nuova classificazione introduce una struttura aggiornata con nuovi codici e titoli per le attività economiche articolata in sei livelli ordinati dal generale al particolare; dal livello più alto, che contiene raggruppamenti molto ampi di attività economiche, a quello più basso, con sottocategorie esplicitate. In questo modo la nuova classificazione risulta aumentata rispetto alla precedente classificazione:
- le sezioni passano da 21 a 22
- le classi aumentano da 615 a 651
- le sottocategorie diventano 1290
Adempimenti
Le imprese e i liberi professionisti dovranno utilizzare i nuovi codici ATECO per tutti gli adempimenti statistici e amministrativi a partire dall’1 aprile 2025.
Tabella di corrispondenza
Una tabella di corrispondenza tra le classificazioni Ateco 2025 e Ateco 2022 è stata resa disponibile per facilitare la transizione al nuovo sistema.
Il processo di aggiornamento
Il processo di aggiornamento verrà svolto d’ufficio da parte delle Camere di Commercio a decorrere dall’1 aprile 2025. Le imprese interessate saranno informate dell’avvenuto aggiornamento dalle singole Camere di Commercio attraverso il Cassetto digitale dell’imprenditore. La visura camerale dell’impresa riporterà per un periodo transitorio sia i nuovi codici ATECO sia quelli precedenti.
Per le dichiarazioni IVA 2025 che saranno presentate a partire dalla data di operatività, le imprese potranno indicare, in alternativa, i precedenti oppure i nuovi codici ATECO, facendo attenzione a riportare il codice 1 nella casella “situazioni particolari” presente nel frontespizio del modello.