È stato ora reso operativo sul territorio, con Circolare del Ministero dell'Interno d'intesa con il Ministero dei Trasporti del 30 aprile, il divieto di riposo settimanale regolare in cabina per gli autotrasportatori. Nella medesima circolare sono previste le relative sanzioni per i trasgressori.
Un divieto che già la Corte di Giustizia europea, sul finire del 2017, aveva sottolineato con una sentenza che sanciva, stante il Regolamene CE sui tempi di guida e di riposo del 2006, il divieto per l'autista di fare il riposo settimanale regolare (45 ore) a bordo del mezzo, mentre rimaneva possibile farlo nel caso dei riposi quotidiani e di quello settimanale corto. Tale divieto non era mai stato fatto rispettare in Italia per mancanza delle relative sanzioni, che dovevano essere definite a livello nazionale
Nella circolare ministeriale si sottolinea che il riposo settimanale regolare a bordo del veicolo può essere considerato come non goduto e pertanto potrà essere contestata la violazione di cui all'art. 174, comma. 7, C.d.S., nell'ipotesi più grave indicata nel terzo periodo (mancato rispetto dei limiti prescritti per oltre il 20 per cento), con sanzione pecuniaria da 425 a 1.701 euro. La violazione può essere accertata in via esclusiva nel momento in cui viene commessa, pertanto a essa consegue il ritiro dei documenti di guida con intimazione a non riprendere il viaggio fino al completamento del prescritto riposo nella modalità corretta.