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Servizi di ristorazione, gli indennizzi per chi è colpito dalle nuove misure

24 Dic 2020 | News

Il decreto legge “Natale” (Decreto legge n. 172 del 18 dicembre 2020), oltre ad introdurre le nuove misure restrittive, prevede dei ristori all’articolo 2 per le attività maggiormente colpite, nella quantità di 455 milioni di euro per l’anno 2020 e 190 milioni per l’anno 2021. 24

Il nuovo contributo a fondo perduto è riconosciuto ai soggetti che al 19 dicembre 2020 hanno la partita Iva attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai seguenti codici Ateco:
561011 – Ristorazione con somministrazione
561012 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
561020 – Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
561030 – Gelaterie e pasticcerie
561041 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti
561042 – Ristorazione ambulante
561050 – Ristorazione su treni e navi
562100 – Catering per eventi, banqueting
562910 – Mense
562920 – Catering continuativo su base contrattuale
563000 – Bar e altri esercizi simili senza cucina

Il contributo, che non può essere superiore ai 150 mila euro, spetta esclusivamente ai soggetti che hanno già beneficiato del “primo” contributo a fondo perduto previsto dall’art. 25 del Decreto Rilancio, che non abbiano restituito il predetto ristoro. Sarà corrisposto automaticamente dall’Agenzia delle Entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo. Non è quindi necessario presentare alcuna istanza. Il contributo non spetta a chi ha attivato la partita Iva a partire dal 1° dicembre 2020.

Per tutte le informazioni rivolgersi agli uffici di Confartigianato Bologna Metropolitana.