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Dazi Usa e recessione Germania, i dati del sondaggio del Centro studi regionale

3 Apr 2025 | News

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I dati del sondaggio web del Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna parlano di preoccupazione tra le Mpmi emiliano-romagnole. Preoccupazione cresciuta dopo l’annuncio di Donald Trump, che nella serata del 2 aprile ha firmato il documento che introduce dazi reciproci al 20% verso l’Europa e al 25% per le auto straniere. Misure che certamente saranno impattanti per l’Europa e, quindi, anche per il nostro Paese che è tra i principali esportatori nel suolo americano. Senza dimenticare che queste misure si aggiungono alla recessione tedesca e alla crisi dell’automotive. Secondo i dati elaborati dal centro studi di Confartigianato Emilia Romagna, circa due terzi delle Mpmi della regione sono coinvolte da queste problematiche.

Consulta i dati elaborati dal Centro studi.

 

Amilcare Renzi, “è necessario capire settori, cifre e categorie merceologiche coinvolte dai dazi”

“Le scelte del Presidente degli Stati Uniti non ci piacciono e non ci convincono, i dazi sono un elemento antistorico che ci porta indietro nel tempo – afferma a caldo Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana -. Ora è necessario capire settori, cifre e categorie merceologiche coinvolte dai dazi e la portata di queste misure che non aiutano lo sviluppo, la coesione e la serenità, oggi più che mai necessari in un contesto di grande incertezza. Le nostre imprese sono preoccupate, da sempre gli Stati Uniti sono un punto di riferimento per il nostro agroalimentare, per il comparto dell’automotive e per la moda, due settori, tra l’altro, che hanno già problematiche indipendentemente dai dazi e che rischiano di accentuarsi. Ancora una volta però la creatività, le competenze e la flessibilità dei nostri imprenditori emergeranno. Non staremo certo a guardare, cercheremo di fronteggiare la situazione con una accentuata sensibilità verso nuovi mercati e nuovi canali di commercializzazione. Dispiace perché gli Stati Uniti sono sempre stati un partner commerciale di primaria importanza e sono convinto che queste scelte le pagheranno anche i cittadini americani, che avranno più difficoltà a godere dei prodotti di qualità del mercato italiano ed emiliano-romagnolo”.

 

 

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