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Videosorveglianza in condominio: privacy e sicurezza secondo GDPR e Garante

13 Mag 2025 | News

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La gestione della videosorveglianza nei condomini è un tema delicato, che richiede il rispetto di precise normative, in primis il Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e i provvedimenti del Garante Privacy.

 

Gli impianti di videosorveglianza dei singoli condòmini e quelli del condominio

La questione centrale riguarda la netta distinzione tra impianti installati dal singolo condomino e quelli deliberati dall’assemblea.

Le telecamere del singolo condòmino

Quando un singolo condomino installa telecamere, l’esclusione del GDPR per fini “esclusivamente personali o domestici” (art. 2(2)(c)) vale solo se le riprese sono limitate alla sua proprietà privata (es. interno appartamento, garage). Se l’inquadratura si estende, anche in minima parte, su aree comuni (pianerottoli, scale, cortili) o pubbliche, il condomino diventa titolare del trattamento ed è soggetto al GDPR. Ciò implica obblighi come la minimizzazione dei dati, la limitazione dei tempi di conservazione (tendenzialmente brevi, salvo esigenze specifiche e documentate) e il rispetto della riservatezza altrui, evitando riprese non strettamente indispensabili per la sicurezza della sua proprietà.

Sentenze recenti (es. Tribunale Taranto, Corte Appello Catania, Tribunale Prato) hanno precisato i limiti, sottolineando la necessità di circoscrivere l’angolo visuale e, in alcuni casi,
l’opportunità di informare gli altri condòmini.

Le telecamere condominiali su parti comuni

Per l’installazione di impianti di videosorveglianza sulle parti comuni dell’edificio, è necessaria una delibera assembleare approvata con la maggioranza qualificata (artt. 1122-ter e 1136 c.c.). In tal caso, il condominio agisce come titolare del trattamento e l’amministratore come responsabile.

Gli obblighi sono più estesi:

  • Base giuridica: L’installazione deve fondarsi su un legittimo interesse alla sicurezza di beni e persone, che sia effettivo, attuale e adeguatamente documentato (non una generica percezione di insicurezza).
  • Informativa e Segnaletica: Obbligo di fornire un’informativa completa sul trattamento dati e di posizionare cartelli ben visibili che avvisino della presenza delle telecamere.
  • Valutazione d’Impatto (DPIA): Spesso necessaria data la natura del trattamento su larga scala in aree accessibili, per valutare i rischi e definire misure adeguate.
  • Gestione e Conservazione: Le immagini possono essere conservate solo per il tempo strettamente necessario (generalmente non oltre 7 giorni, salvo eccezioni motivate) e l’accesso deve essere limitato a soggetti autorizzati per finalità specifiche e legittime.

L’amministratore ha un ruolo cruciale nel garantire che l’intero processo sia conforme alle normative, dalla corretta delibera all’pplicazione delle misure di sicurezza e al rispetto dei diritti degli interessati, pena possibili sanzioni.

In sintesi, sicurezza e privacy devono procedere di pari passo, con regole chiare a tutela di tutti i soggetti coinvolti.

Hai dubbi sulla videosorveglianza nel tuo condominio o sulla conformità del tuo impianto?
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Ufficio Legale & Privacy
Dott.ssa Giulia Gualandi
Dott.ssa Susanna Viggiani
Email – Privacy@assimprese.bo.it
Telefono – 051 5288615

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