“Bologna, luci sulla comunità” è l'iniziativa promossa da Confartigianato Assimprese Bologna Metropolitana, Unindustria Bologna e Legacoop Bologna, in collaborazione con il Comune di Bologna, Cgil, Cisl e Uil, che offre corsi di formazione gratuiti e l'inserimento in apposite liste che saranno proposte a oltre 6.000 imprese del territorio metropolitano bolognese. L'evento si svolgerà dall'1 all'8 dicembre a Palazzo d'Accursio, in piazza Maggiore a Bologna. L'1 e il 2 dicembre 24 selezionatori di Confartigianato Assimprese e dello Sportello per il lavoro del Comune di Bologna e di Unindustria Bologna, riceveranno gli interessati nella Sala del Dentone per un colloquio di profilazione. Al termine del colloquio sarà consegnato un voucher per un corso di formazione e, a coloro che lo gradiranno, sei ticket per altrettanti pasti gratuiti da ritirare, dal 3 all'8 dicembre dalle 11:30 alle 14:30, nel cortile dello stesso Palazzo d'Accursio. I corsi di formazione saranno focalizzati su tre aree tematiche: “Come scrivere un curriculum e affrontare un colloquio di lavoro”, “Informatica di base” e “Corso intensivo di apprendimento della lingua italiana”. I candidati potranno scegliere quello più congeniale alle proprie esigenze e ai propri interessi.
“Ci piace pensare che, con l'avvicinarsi delle feste di Natale, questo progetto, che vede coinvolte le principali associazioni di categoria, restituisca un po' di speranza e di calore umano alle persone che in questo momento vivono con la sofferenza di non avere un lavoro con cui sostenere se stessi e la propria famiglia – dichiara Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Assimprese Bologna Metropolitana -. La situazione di disagio che le persone vivono in questi tempi è davvero complessa e ha tante sfaccettature e nel momento in cui pensavamo di superare il buio della crisi si è aggiunta la piaga di un terrorismo criminale e folle che ci vuole divisi e spaventati. Noi, con questo evento, vogliamo affermare che ci siamo. Siamo tutti cittadini di una grande area metropolitana che deve, e può, essere una casa dei diritti senza pregiudizi e offrire quelle possibilità di lavoro e impresa che sono nella nostra tradizione di operosità e solidarietà”.