Il Governo ha approvato il decreto legge 152/2021 con le disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in particolare per quanto riguarda l’ambito del turismo.
Si tratta di 2,4 miliardi di euro così divisi:
1.786 milioni per un Fondo nazionale del Turismo, che comprende sei diversi interventi.
– Superbonus 80% e contributo a fondo perduto per le imprese turistiche: 500 milioni;
– 98 milioni per sostenere la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e tour operator;
– 500 milioni per attivare un Fondo con la partecipazione Mef e Bei per l’ammodernamento delle strutture ricettive, interventi per la Montagna, sviluppo di nuovi itinerari turistici;
– 358 milioni destinati ad un Fondo di garanzia per sostenere il tessuto imprenditoriale e sviluppare nuove professionalità;
– 180 milioni fondo perduto e attivazione di un Fondo rotativo della Cdp per ammodernamento strutture, eliminazione barriere architettoniche, riqualificazione ambientale;
– 150 milioni per il Fondo nazionale per il Turismo, gestito con Cdp, per rafforzare strutture e valorizzare assets immobiliari.
114 milioni per attivare il Digital Tourism Hub, vale a dire una piattaforma digitale per aggregare online l’offerta turistica nazionale;
500 milioni per il progetto Caput Mundi, vale a dire interventi per sostenere da un punto di vista turistica l’offerta in vista del Giubileo.
Superbonus 80% e contributi a fondo perduto
Il decreto legge prevede un credito di imposta dell’80% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di riqualificazione delle strutture turistiche. Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è cedibile.
Inoltre un contributo a fondo perduto di massimo 40.000 euro che può essere aumentato:
– fino ad ulteriori 30.000 euro, qualora l’intervento preveda spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento;
– fino ad ulteriori 20.000 euro, qualora l’impresa o la società sia composta da donne e/o da giovani tra i 18 anni e 35 anni;
– fino ad ulteriori 10.000 euro, per le imprese la cui sede operativa è ubicata nelle regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.