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Smaltimento amianto, un bando regionale per le imprese

10 Nov 2023 | Agevolazioni e incentivi per le imprese, News

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La Regione Emilia-Romagna ha emesso il Bando amianto 2023 per la rimozione e smaltimento di manufatti contenenti il materiale fibroso. 

A beneficiare del Bando amianto sono le imprese di qualsiasi dimensione, con sede legale o unità locale nel territorio della Regione Emilia-Romagna. Il regolamento prevede due fasi: la prima di presentazione del progetto, la seconda di ammissione al contributo.

Click-day della Fase 1 il 22 novembre 2023, scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione il 28 novembre.

Per maggiori informazioni e per l’inoltro della domanda contatta la sede di Confartigianato Bologna Metropolitana più vicina a te

 

Quali sono i progetti finanziabili

Il Bando prevede finanziamenti per i progetti relativi alla rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto. Tali manufatti devono essere presenti in immobili in cui si svolgono attività produttive, terziarie e commerciali dell’impresa richiedente, sede di lavoro per i soggetti addetti a tali attività.
L’intervento dovrà avere un costo complessivo ammissibile di almeno 15.000 euro per le spese di rimozione e smaltimento dell’amianto e dovrà riguardare immobili localizzati sul territorio della Regione Emilia-Romagna.
Sono esclusi gli interventi finalizzati al mero adeguamento alle norme esistenti.
Dalle spese finanziate sono esclusi i costi di ricostruzione.
Sono ammissibili solo gli interventi avviati dopo la data di prenotazione on-line.

 

Criteri, soglie e condizioni minime per partecipare al bando amianto

A copertura dell’iniziativa in oggetto sono disponibili risorse pari a 4.000.000 di euro.
L’intensità dell’aiuto è definita nella misura seguente:

  • 50% per le piccole e medie dimensioni
  • 35% per le Grandi Imprese

Il limite massimo di contributo ammissibile per intervento è fissato a 150.000 euro in valore assoluto.
L’importo del contributo, per il 50% è a fondo perduto e per il restante 50% dovrà essere restituito in applicazione dell’Art. 72 della Legge n.289/2002.

 

Criteri di assegnazione secondo priorità

  1. Vicinanza dell’edificio da bonificare inferiore a 800 metri in linea d’aria, da recettori sensibili quali scuole o ospedali
    1. Si considerano per scuole: scuole di ogni ordine e grado pubbliche o paritarie
    2. Si considerano per ospedali: ospedali e strutture sanitarie pubblici o accreditati
  2.  Contestuale installazione di impianto fotovoltaico
    L’impianto fotovoltaico dovrà essere installato presso la medesima unità locale, area/sito produttivo, commerciale o artigianale di cui fa parte l’edificio da bonificare. L’impianto dovrà essere installato dopo la data di presentazione della prenotazione on line ed entro 24 mesi dalla data di concessione del contributo.

Nella formazione della graduatoria, verrà data priorità agli interventi per i quali sia riscontrata la presenza di almeno un criterio di priorità, disposti in ordine cronologico.
Se l’intervento proposto comprende più edifici da bonificare, il criterio di priorità troverà applicazione anche nel caso in cui la presenza di almeno un criterio di priorità sia verificabile in uno solo degli edifici.
Sarà possibile indicare la presenza di entrambi i criteri di priorità. In tal caso, l’intervento vedrà applicato il criterio di priorità al pari di interventi con un solo criterio.

 

Come dovranno essere realizzati gli interventi di rimozione dell’amianto e suo smaltimento

Gli interventi di rimozione e smaltimento amianto dovranno essere effettuati entro 24 mesi dalla concessione del finanziamento.
I beneficiari dei contributi entro un mese dalla conclusione dell’intervento sono tenuti a presentare una relazione tecnica attestante la conclusione dei lavori.

 

Come funziona la rendicontazione delle spese

Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, sulla base delle spese sostenute e documentate.
Ai fini della liquidazione del contributo, alla conclusione del progetto, i soggetti beneficiari dovranno produrre la rendicontazione finanziaria e tecnica, attestante anche il mantenimento del criterio di priorità, ove presente, sulla base del quale il contributo è stato concesso.

 

Come restituire il 50% del contributo che non è fondo perduto

I contributi in conto capitale concessi alle imprese devono essere restituiti nella misura minima del 50% secondo un piano di restituzione pluriennale. Il tasso di interesse deve essere almeno dello 0,50%.
Le imprese, in fase di rendicontazione, possono decidere se:

  • Restituire contestualmente alla liquidazione la quota del 50% non a fondo perduto
  • Restituire la quota del 50% in 5 rate annuali al tasso di almeno lo 0,50%, presentando una garanzia fideiussoria a copertura della restituzione.

 

Come partecipare al Bando amianto 2023

La presentazione della domanda di contributo di articolerà in due fasi:

  • Fase 1: prenotazione online del contributo (click day). In questo momento è necessario indicare il costo stimato dell’intervento candidato e dichiarare l’eventuale presenza di uno o più criteri di priorità. La fase 1 avrà una durata di 5 giorni lavorativi, da mercoledì 22 novembre a martedì 28 novembre 2023.
  • Fase 2: presentazione della domanda completa. A questa fase saranno invitate le imprese che si troveranno in posizione utile nella graduatoria, sulla base delle risorse finanziarie disponibili. Le imprese invitate avranno 3 mesi per presentare il progetto dell’intervento e completare la domanda di contributo.
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