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Bonus edilizia, i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

12 Ott 2022 | News

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L’Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare con alcuni chiarimenti sulla gestione dei crediti fiscali legati ai bonus edilizia. Informazioni da tempo sollecitate da Confartigianato.

La circolare fa luce sulle modifiche introdotte dal Decreto legge Aiuti bis in materia di solidarietà passiva del cessionario o fornitore che acquisisce crediti d’imposta che scaturiscono dai bonus edilizi. Il documento è ora il nuovo punto di riferimento per imprese, famiglie e banche intenzionate a rientrate nel mercato della cessione del credito.

Per qualsiasi chiarimento contatta la sede di Confartigianato Bologna Metropolitana più vicina a te.

Bonus edilizia, la responsabilità in solido tra cedente e cessionario per i crediti d’imposta

La responsabilità in solido (l’obbligo alla medesima prestazione per entrambi i soggetti) tra cedente e cessionario del credito maturato sarà limitata ai soli casi di dolo e colpa grave, come ad esempio in caso di “omissioni macroscopiche” in termini di diligenza richiesta. Ad esempio, se l’acquisto delle somme derivanti dal Superbonus 110% è stato effettuato in assenza dei documenti richiesti. L’Agenzia afferma che il dolo ricorre quando il cessionario è consapevole dell’inesistenza del credito, mentre la colpa grave ricorre “quando il cessionario abbia omesso, in termini macroscopici, la diligenza richiesta, come, ad esempio, nel caso in cui l’acquisto dei crediti sia stato eseguito in assenza di documentazione richiesta a supporto degli stessi”.

Fra le novità anche la possibile remissione in bonis, un ravvedimento che prevede un’apposita sanzione in caso di comunicazione di cessione del credito o sconto in fattura non inviata entro il 29 aprile: ci sarà tempo fino al 30 novembre 2022.

L’azione di Confartigianato

“Confartigianato – sottolinea il Presidente Marco Granelli in una nota pubblicata sul sito del Nazionale – giudica la circolare un altro risultato della battaglia in cui la Confederazione è impegnata da mesi per sollecitare al Governo risposte risolutive per sbloccare i crediti incagliati delle imprese che hanno concesso lo sconto in fattura e, più in generale, per garantire maggiori certezze agli operatori e di conseguenza assicurare la ripartenza del ‘mercato’ dei crediti fiscali”.

Confartigianato giudica particolarmente importante la precisazione che i cessionari non sono tenuti ad effettuare la medesima istruttoria già svolta dalla banca a condizione che la banca cedente consegni al correntista-cessionario tutta la documentazione idonea a dimostrare che la stessa ha osservato la necessaria diligenza. Viene chiarito che la cessione dei crediti ai correntisti libera “capacità fiscale” in capo alle banche che potranno ritornare ad operare sul mercato.

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