Il “Bonus negozi e botteghe” è una particolare misura, introdotta per l’anno in corso dal “decreto Cura Italia” con la quale il Governo ha dato vita a uno specifico credito d’imposta a favore degli esercenti attività d’impresa. Tale credito è pari al 60% del canone di locazione relativo al mese di marzo 2020.
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A chi spetta il “Bonus negozi e botteghe”
Il bonus in esame, pensato per ridurre gli effetti negativi delle misure di prevenzione e contenimento connesse all’emergenza Coronavirus:
- spetta con riferimento al canone di locazione relativo agli immobili di categoria catastale C/1 (negozi e botteghe)
- non spetta ai soggetti esercenti le attività considerate essenziali
- non è riconosciuto ai lavoratori autonomi, ancorché per talune attività ne sia stata disposta la sospensione
- risultano esclusi dal credito d’imposta in esame i contratti di locazione di immobili accatastati in altre categorie anche se aventi destinazione commerciale
- non spetta per gli immobili utilizzati nell’ambito di un contratto di affitto d’azienda o di ramo d’azienda.
Il credito d’imposta in esame spetta quindi alle imprese esercenti le attività sospese nel periodo 12 marzo – 25 marzo 2020, termine poi prorogato fino al 3 aprile 2020 e poi fino al 13 aprile 2020, salvo ulteriori differimenti dovuti al protrarsi della situazione di emergenza.
Quando si può richiedere il bonus
Il Bonus negozi e botteghe viene concesso a “parziale ristoro dei costi sostenuti per la locazione dell’immobile adibito all’attività di dettaglio e attualmente inutilizzato”, così come indicato dal Ministero dell’economia e delle finanze.
L’Agenzia delle entrate ha chiarito che il credito d’imposta in esame spetta a seguito dell’avvenuto pagamento del canone. Il bonus pertanto, non spetta ai soggetti che non hanno pagato, o non sono riusciti a pagare, il canone di locazione al proprietario dell’immobile.