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Brexit e dogane, dal 1° gennaio 2021 in arrivo le novità

7 Dic 2020 | News

Il Regno Unità ha scelto di lasciare l’Unione Europea, per cui non è più soggetta alle regole doganali della stessa. L’accordo che regola il recesso britannico prevede un periodo transitorio che scadrà il 31 dicembre 2020. In base allo stato delle negoziazioni tra Unione Europea e Regno Unito sembra sempre più probabile che un accordo sugli scambi non sia raggiungibile nell’immediato.

Quindi dal 1° gennaio 2021 il Regno Unito non sarà più parte del territorio doganale e fiscale (Iva e accise) dell’Unione Europea. La circolazione delle merci tra UK e UE verrà, dunque, considerata commercio con un Paese terzo. Gli operatori devono prepararsi al ripristino delle normali operazioni doganali per gli scambi con il Regno Unito ed anche alle regole per il movimento delle persone, seguendo le prime indicazioni fornite dalla breve guida della Commissione europea. 

Cosa cambia

Tutte le cessioni di merci dall’Italia al Regno Unito rappresenteranno operazioni di esportazione (verso paese terzo – extra UE); sarà perciò necessario espletare formalità doganali a prescindere dalla negoziazione o meno di un accordo. Le procedure da seguire sono dettagliate espressamente e con chiarezza nel sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: la presentazione della dichiarazione, l’assegnazione del numero di riferimento dell’operazione MRN (Movement Reference Number), l’attribuzione del DAE (Documento Accompagnamento Esportazione) e la ricevuta di uscita della merce sono ad oggi tutte attività informatizzate.

Si ricorda, inoltre, che per esportare verso Paesi extra UE, e quindi dal gennaio 2021 anche verso la Gran Bretagna, è necessario essere titolari di un codice EORI. Questa è una formalità che gli operatori che fino ad oggi hanno svolto solo transazioni intracomunitarie dovranno adempiere in via preventiva, per poter garantire la continuità di invio delle proprie merci nel Regno Unito; gli operatori sprovvisti di tale codice fin da ora possono prendere contatti con le Autorità doganali per ottenerlo.

Le linee guida del Governo britannico (aggiornate ad ottobre 2020), rivolte prevalentemente agli operatori inglesi, forniscono tuttavia dettagli per le imprese e i passeggeri su come opererà il confine GB-UE dopo la fine del periodo di transizione, notizie utili anche alle nostre imprese che intrattengono relazioni commerciali con partner inglesi. Il contenuto molto dettagliato riporta informazioni sui cambiamenti, le formalità e la documentazione necessaria per prepararsi all’uscita del Regno Unito dal mercato unico e dall’unione doganale dell’UE dopo il periodo di transizione.

Secondo la scheda predisposta dall’Agenzia ICE, le procedure nei controlli doganali all’importazione vedranno tre fasi: 1 gennaio 2021, 1 aprile 2021 e 1 luglio 2021, quando tutti i nuovi regimi doganali si prevede saranno completamente operativi. In particolare le procedure doganali si attiveranno con modalità e tempistiche diverse a seconda della tipologia della merce. Quindi le procedure saranno meno rigorose dal 1° gennaio 2021 per alcune tipologie di merci. Si passerà al pieno regime con richiesta di documentazione maggiormente dettagliata solamente dal 1° luglio 2021. Questo approccio flessibile e pragmatico darà alle imprese più tempo per organizzare la propria attività.

Per ciò che attiene le merci coperte da Convenzioni internazionali (ATA – TIR), l’operatività è prevista a partire dal 1 gennaio 2021. Di conseguenza è possibile che siano già richiesti Carnet con destinazione Regno Unito a partire dalla prima fase.

Passeggeri

Solo a partire dal 1 ottobre 2021 sarà obbligatoria per i cittadini dell’UE l’esibizione del passaporto per l’ingresso nel Regno Unito, poiché il governo abolirà gradualmente l’uso delle carte d’identità nazionali. Inoltre, non saranno necessari visti di ingresso per viaggi di breve durata o turismo.

Per tutti gli aggiornamenti potete consultare direttamente la pagina dedicata a Brexit sul sito dell’Agenzia delle Dogane