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Categorie, a Bologna nasce il Gruppo dei Commercianti ambulanti (video e foto gallery)

22 Ott 2018 | Assimprese news

Si è svolta venerdì 19 ottobre, accanto al monumento dedicato al “Popolano” in piazza VIII Agosto a Bologna, la prima riunione del gruppo dei Commercianti Ambulanti aderenti alla Confartigianato Bologna Metropolitana, realtà sorta con lo scopo di dare rappresentanza alla categoria degli ambulanti e degli edicolanti. Alla riunione, a cui erano presenti il portavoce degli Ambulanti di Confartigianato, Eugenio Romagnoli, il segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana, Amilcare Renzi, e la referente per la categoria in Confartigianato, Annabella Saracino, si è discusso della creazione di un tavolo di concertazione dedicato al mercato della “Piazzola” con l'Amministrazione comunale di Bologna, al quale ufficializzare una serie di richieste, con particolare attenzione alla nuova regolamentazione della piazzola e ricollocazione delle bancarelle all'interno della stessa, e dei comportamenti legati alla tutela del consumatore. 

“I temi emersi dalla discussione sono numerosi e partono dall'esigenza di ricevere un chiarimento definitivo sulla Direttiva europea Bolkenstein – spiega Eugenio Romagnoli, portavoce del gruppo Ambulanti di Confartigianato Bologna Metropolitana -. A seguire il chiediamo una maggiore sicurezza per noi e per la clientela, con un presidio costante delle forze dell'ordine che vigilino sulla vita del mercato e sulla legalità, svolgendo anche un contrasto all'abusivismo e un controllo più serrato sulla merce in vendita, a maggior tutela dei consumatori”.

“Oggi celebriamo la nascita del primo gruppo di rappresentanza del commercio ambulante – commenta Annabella Saracino, responsabile relazioni esterne di Confartigianato Bologna Metropolitana -. La categoria si è riunita per attivare un dialogo costruttivo con la Pubblica amministrazione, in difesa di una comunità che investe per migliorare ogni giorno la propria offerta e la propria presenza e che sempre più spesso è lasciata sola davanti all'incedere della micro-criminalità e alla crescita di una concorrenza sleale che, non rispettando le regole, danneggia non solo l'economia locale ma anche l'immagine del Made in Italy”.