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Credito d’imposta per attività di ricerca, sviluppo e innovazione

2 Ott 2023 | Agevolazioni e incentivi per le imprese, News

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Ricerca, innovazione e sviluppo sono al centro di un’iniziativa del Ministro delle Imprese e del Made in Italy e del Ministro dell’economia e delle finanze.

La Presidenza del Consiglio dei ministri ha firmato un decreto volto a favorire l’applicazione, in condizioni di certezza operativa da parte delle imprese, del credito d’imposta per gli investimenti

  • in attività di ricerca e sviluppo
  • in attività di innovazione tecnologica
  • in attività di design e ideazione estetica

 

Il contenuto del decreto su innovazione e sviluppo

Il decreto introduce una disciplina che consentirà ai soggetti d’impresa interessati di avvalersi della facoltà di richiedere una certificazione preventiva attestante la qualificazione degli investimenti svolti o da svolgere. La certificazione riguarderà anche le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica ai fini dell’applicazione del credito di imposta o per la maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta.
 

L’Albo dei certificatori

Il decreto istituisce l’Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni. L’Albo è presente presso la Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI del MIMIT.
Potranno iscriversi all’Albo
  • le persone fisiche in possesso di un titolo di laurea idoneo rispetto all’oggetto della certificazione
  • le imprese che svolgono professionalmente servizi di consulenza aventi ad oggetto progetti di ricerca sviluppo e innovazione
  • i centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0
  • i centri di competenza ad alta specializzazione
  • i poli europei dell’innovazione digitale (EDIH e Seal of Excellence)
  • le università statali
  • le università non statali legalmente riconosciute
  • gli enti pubblici di ricerca
 

I criteri di certificazione per le realtà innovative

Il provvedimento definisce gli aspetti procedurali e il contenuto della certificazione. La stessa dovrà riportare ogni informazioni utile sull’adeguatezza delle capacità organizzative e delle competenze tecniche dell’impresa rispetto agli investimenti effettuati o programmati, la descrizione analitica dei progetti e sotto progetti realizzati o in fase di avvio o realizzazione, nonché le motivazioni tecniche sulla base delle quali vengono attestati i requisiti per l’ammissibilità al credito d’imposta o il riconoscimento della maggiorazione di aliquota.
 
Al Ministero delle imprese e del Made in Italy è demandato il compito di vigilanza e di verifica della correttezza formale delle certificazioni rilasciate.
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