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Decreto Lavoro 2023, tutte le novità nella legge di conversione

19 Lug 2023

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Il Decreto Lavoro 2023, il 3 luglio scorso in Gazzetta Ufficiale, introduce “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”.

Quali sono le principali misure in favore di imprese, lavoratori e famiglie

Di seguito le principali misure introdotte con il Decreto Lavoro 2023. Per qualsiasi approfondimento contatta l’ufficio di Confartigianato Bologna Metropolitana più vicino a te.

  • Assegno di inclusione. Dall’1 gennaio 2024 partirà questa misura di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli. Tale azione si svolgerà mediante percorsi di inserimento sociale, formazione, lavoro e politica attiva del lavoro. L’assegno è condizionato alla prova dei redditi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa.
  • Supporto per la formazione e il lavoro, a partire dall’1 settembre 2023. Questa misura è utilizzabile dai componenti, di età compresa fra i 18 e i 59 anni, di nuclei familiari con ISEE non superiore a 6.000 euro. I percettori non devono possedere i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione. Devono inoltre partecipare a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate.
  • Semplificazione delle informazioni dovute da datore di lavoro al momento dell’assunzione. Questa norma rinvia alla normativa di riferimento e alla contrattazione collettiva applicata.
  • Semplificazione dell’utilizzo dei contratti a termine, con razionalizzazione delle causali necessarie per la stipula di contratti fra i 12 ed i 24 mesi e per proroga e rinnovo dei contratti che estendono la durata oltre i 12 mesi.
  • Incentivazione dell’utilizzo dei contratti di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato, con esclusione dai limiti quantitativi dei lavoratori somministrati assunti con contratto di apprendistato. Prevista inoltre l’esenzione dai limiti quantitativi della somministrazione a tempo indeterminato di lavoratori in “ex mobilità, soggetti disoccupati che godono da almeno sei mesi di trattamenti di disoccupazione non agricola o di ammortizzatori sociali e lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati
  • Proroga al 2024 dei contratti di espansione al fine di incentivare la staffetta generazionale.
  • Prepensionamento di giornalisti dipendenti da imprese del settore dell’editoria.
  • Stralcio dei debiti contributivi dei soggetti iscritti alle gestioni artigiani e commercianti, lavoratori autonomi agricoli, committenti e professionisti iscritti alla gestione separata dell’INPS, per i quali sono stati annullati i debiti contributivi delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro.
  • Incentivi per l’assunzione di percettori di Assegno di Inclusione, per l’occupazione giovanile. L’azione è rivolta, in particolare, a under 30, neet e giovani registrati al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani e per il lavoro dei disabili. 
  • Incentivazione dell’uso delle Prestazioni Occasionali del settore turistico e termale. Il limite per ciascun utilizzatore sale da 10.000 a 15.000 euro annui. Le misure sono rivolte ai datori di lavoro che impiegano fino a 25 lavoratori subordinati a tempo indeterminato.
  • Incremento del Fondo nuovo competenze grazie a fondi nazionali e comunitari. Incremento atto a finanziare accordi sindacali sottoscritti a decorrere dal 2023. Inoltre favorisce l’aggiornamento della professionalità dei lavoratori in relazione alla transizione digitale ed ecologica.
  • Esonero parziale dei contributi a carico dei lavoratori, per i periodi di paga da luglio a dicembre 2023, con riduzione della aliquota contributiva a carico dei lavoratori subordinati che guadagnano fino a 35.000 euro lordi annui del 6% (mentre la legge di Bilancio 2023 prevede il 2%) senza incidenza sulla tredicesima. Resta applicabile l’ulteriore punto di riduzione per chi guadagna fino a 25.000 euro (che passa, quindi, al 7%).
  • Detassazione del lavoro straordinario e notturno svolto nei festivi per il settore turismo e termali. Questo nella misura del 15% della retribuzione lorda dovuta, per il periodo dall’1 giugno 2023 al 21 settembre 2023, per i lavoratori titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nel periodo d’imposta 2022, a euro 40.000
  • Detassazione delle misure di welfare, limitatamente al 2023, con elevazione sino a 3.000 euro (salendo rispetto agli attuali 258,23 euro annui) della soglia dei fringe benefits per i soli lavoratori dipendenti con figli a carico.
  • Il Fondo per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro viene incrementato, per l’anno 2023, di 5 milioni di euro.
  • Viene estesa la tutela assicurativa INAIL a studenti e personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore in tutti gli ambienti scolastici.
  • Introduzione di nuove disposizioni in materia di formazione, nomina del medico competente e poteri di vigilanza volte a rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro.
  • Obbligo dell’applicazione della clausola sociale per il personale impiegato nei contact center.
  • Previsione di una forma di Cassa Integrazione Guadagni in Deroga fino al 31 dicembre 2023 per le imprese che non siano riuscite a dare completa attuazione, nel corso del 2022, ai piani di riorganizzazione e ristrutturazione.

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