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Decreto Milleproroghe, accolte le richieste di Confartigianato

17 Feb 2023 | News

Senato repubblica italiana decreto milleproroghe

Il Decreto Milleproroghe prosegue il suo iter di approvazione in Parlamento. Le Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato hanno dato via libera alle proposte ricevute da Confartigianato.

Come richiesto dalla Confederazione, slitta all’1 gennaio 2024 l’applicazione delle sanzioni relative alla violazione dell’obbligo di comunicazione che grava sulle imprese che ricevono sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, erogati dalle pubbliche amministrazioni. Confartigianato auspica inoltre che si rifletta sull’opportunità di abrogare tale adempimento, dacché l’Italia è il primo Paese in Europa ad avere istituito il Registro Nazionale degli aiuti.

Accolta la richiesta di proroga di un anno per il termine, fissato ora al 5 gennaio 2024, per l’acquisizione dei requisiti professionali dei meccatronici. Tale prolungamento dei tempi permette di organizzare al meglio i corsi regionali di qualifica. Ciò consentirà di creare le condizioni migliori per l’adeguamento della qualificazione degli autoriparatori.

Prorogata inoltre al 2023 la scadenza per la sottoscrizione degli accordi aziendali o territoriali necessari accedere alle risorse del Fondo nuove competenze.

Novità per bar e ristoranti, che fino al 31 dicembre 2023 non dovranno richiedere le autorizzazioni paesaggistica e culturale per i propri dehors.

Prorogata di altri cinque mesi la delega al Governo per la mappatura delle concessioni di beni pubblici prevista dalla Legge Concorrenza 2021. Si prevede, inoltre, che non possano essere messe a bando le concessioni in essere fino all’adozione dei decreti attuativi della delega relativa al riordino della disciplina delle concessioni balneari. 

Sono previsti inoltre due emendamenti legati al decreto “End of waste” sui rifiuti da costruzione e demolizione. È inserita infatti la proposta di prorogare a sei mesi dalla sua conclusione il termine ultimo entro il quale gli impianti dovranno adeguare le proprie autorizzazioni. Se confermati nella legge di conversione, gli emendamenti scorporeranno i due termini:

  • la fine della fase di tagliando verrebbe fissata al 4 novembre 2023
  • il termine per l’adeguamento delle autorizzazioni slitterebbe a ulteriori sei mesi da quella data, quindi al 4 maggio del 2024
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