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I certificati d'origine per l'estero si ottengono via internet con Cert'O

7 Nov 2017 | News

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Dal 1 novembre 2017 l'utilizzo di Cert'o, piattaforma telematica di inoltro delle richieste di rilascio di certificati di origine e visti per l'estero, è diventato obbligatorio per tutte le imprese che hanno richiesto più di 50 certificati d'origine durante lo scorso anno 2016. A partire da tale data seguirà, inoltre, un processo graduale di telematizzazione delle richieste.

Utilizzando la piattaforma informatica Cert'O, l'azienda può compilare il certificato, firmarlo digitalmente, pagare i diritti di segreteria e inviarlo con i relativi allegati all'ufficio commercio estero. Sulla base di quanto ricevuto, l'ufficio effettua l'istruttoria e stampa i documenti cartacei (certificato e eventuali allegati da vistare). L'azienda dovrà quindi recarsi alla propria Camera di commercio esclusivamente per il ritiro della documentazione, passaggio “fisico” ancora reso imprescindibile dal fatto che tutte le autorità doganali estere esigono la produzione della copia cartacea con la firma autografa del funzionario che lo ha rilasciato (preventivamente depositata presso la sede diplomatica del Paese di destinazione).

Utilizzare Cert'o è semplicissimo, l'azienda deve:
• dotare il legale rappresentante di un dispositivo di firma digitale;
• registrarsi al servizio WebTelemaco;
• scegliere una modalità di pagamento attraverso un prepagato.

I vantaggi sono molti: evita di doversi dotare dei modelli cartacei dei certificati, dato che i documenti, compilati online dall'azienda, vengono stampati dallo sportello camerale; non si faranno code allo sportello per la presentazione e vidimazione dei documenti e consente il ritiro con corsia preferenziale (anche fuori dall'orario di ufficio); permette di monitorare le proprie richieste attraverso il PC; consente di ricevere un controllo preventivo sulla corretta compilazione della domanda da parte dell'ufficio, evitando così il rischio di presentarsi allo sportello e di vedersi respingere la pratica; il legale rappresentante può sottoscrivere le richieste con firma digitale, quindi anche quando è fisicamente distante dall'azienda.

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