Dopo il credit crunch e lo stato della crisi, la terna di indagini congiunturali commissionata dall’Osservatorio di Confartigianato Assimprese si conclude con l’opinione degli imprenditori sugli aspetti strategici del circondario imolese. A cominciare dal dibattito sull’area metropolitana. Una questione, rileva il prestigioso Centro Studi Sintesi che ha svolto l’indagine, che divide gli imprenditori del territorio: più della metà degli oltre ottocento intervistati «si chiama fuori» dalla discussione. L’altra fetta, più scarsa, degli imprenditori esprime invece pareri favorevoli con differenti sfumature: prevalgono infatti di misura coloro che appoggiano l’area metropolitana bolognese (18,6%) su chi invece è solo favorevole al circondario imolese (12,6%); un gruppo intermedio di imprenditori (13,4%) è infine a favore di una convivenza delle due realtà.
«Area metropolitana o Circondario imolese – dice Amilcare Renzi, Segretario di Confartigianato Assimprese – è un dibattito che non interessa alla maggioranza degli imprenditori sia perché l’ondata di distacco dalla politica e dalle istituzioni è arrivata anche da noi sia perché, come si può immaginare, in questo periodo difficile sono altri i pensieri nelle piccole e medie imprese. Tuttavia possiamo rilevare come i due terzi delle risposte attive si possano accorpare, pur con i distinguo del caso, in una posizione di favore rispetto all’idea di Area metropolitana bolognese con dentro il circondario imolese come entità autonoma. Sul ruolo del Circondario possiamo rilevare il giudizio positivo rispetto all’attività del Tavolo delle imprese e dell’utilità di aggregazione dei Comuni».
Riguardo alle infrastrutture l’indagine conferma inoltre come l’attività dell’autodromo sia vista come un punto di forza per tutto il circondario, anche se più per motivi di immagine che di vero e proprio ritorno economico. «Forse – commenta Renzi – manca la percezione dei dati di arrivi e presenze in occasione degli eventi al circuito, che in effetti confermano una ricaduta positiva in tutti gli alberghi del circondario, a cominciare da quelli imolesi e castellani».
Riguardo alla viabilità, nonostante le grandi opere siano sostanzialmente al palo, continuano ad essere viste come necessari la quarta corsia dell’A14 e il Passante a nord di Bologna, che darebbero un contributo notevole alla viabilità delle merci e delle persone, riducendo i tempi e quindi i costi di movimento.
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