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Massaggi pericolosi. Abusivismo da combattere.

29 Lug 2008 | Eventi

Confartigianato Assimprese mette in guardia coloro che si apprestano a trascorrere qualche giorno di riposo meritato nelle spiagge, o che approfittano dei mesi estivi per dedicare più cura alla propria salute e più attenzione al proprio benessere.
Nei mesi estivi, infatti, il già noto fenomeno dei massaggiatori abusivi, non qualificati, si aggrava e soprattutto le spiagge sono invase da persone che operano in assenza delle più elementari norme igieniche.

Per combattere «massaggio-selvaggio» e «salvare la pelle», Confartigianato Estetica promuove la Campagna antiabusivismo 2008 con lo slogan «Non permettere che giochino sulla tua pelle».
Obiettivo: sensibilizzare i consumatori sui rischi del fenomeno che affligge il settore dell’estetica in cui operano circa 18.000 aziende con oltre 40.000 addetti.
Manifesti, locandine, vetrofanie ed altro materiale informativo saranno disponibili dai prossimi giorni nei centri estetici associati a Confartigianato e verranno distribuiti ai consumatori in tutta Italia, con una diffusione capillare nei luoghi di villeggiatura.

«Il massaggio ‘selvaggio’ – spiega la presidente di Confartigianato Estetica Anna Parpagiolla – non è un problema soltanto estivo. Basti considerare che alle 18.000 imprese regolari operanti nel settore dell’estetica si aggiunge una quota pari a circa il 40% di operatori abusivi. I trattamenti eseguiti da mani inesperte non soltanto non danno alcun beneficio ma possono provocare danni anche gravi. Oltre a costituire un pericolo per i consumatori, gli “irregolari” dell’estetica attuano concorrenza sleale nei confronti dei veri imprenditori e danneggiano lo Stato evadendo imposte e contributi».

«Anche se sul nostro territorio il fenomeno è certo limitato, altrettanta certezza non abbiamo per i centri estetici dei luoghi di villeggiatura e tantomeno per le spiagge. Affidandosi ad un centro estetico in regola – sottolinea Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Assimprese – c’è la certezza di contare su operatori qualificati grazie ad anni di studio, apprendistato e aggiornamenti e che rispettano le leggi su ambiente, igiene e sicurezza».