Arriva il decreto interministeriale che introduce l'obbligo di dare indicazione dell'origine del grano sulle etichette della pasta. Per la legge si tratta di una fase sperimentale che, nelle intenzioni, durerà fino al 30 dicembre 2020 e che punta a creare un sistema di tracciabilità per garantire la sicurezza alimentare e la corretta informazione al consumatore.
Pubblicato il 17 agosto scorso in Gazzetta Ufficiale, il decreto entrerà in vigore dopo 180 giorni dalla pubblicazione, obbligando i produttori di pasta e dei prodotti affini ad indicare il Paese dove è stato coltivato il grano duro e quello dove è stata prodotta la semola. La norma non si applica alla pasta fresca e stabilizzata.
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