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Proiezioni sull'economia del 2013, crescita a macchia di leopardo

6 Lug 2011 | News

Reggio Emilia (+3,4%) e Bologna (+3%) a fare da traino, Rimini (-1,7%) fanalino di coda. E' la classifica che emerge dal'analisi dei dati Prometeia sull'economia regionale 2010-2013, realizzata dal Centro studi Sintesi per la Confartigianato dell'Emilia-Romagna. In termini assoluti, nel 2010, solo alcune province hanno registrato una flessione del valore aggiunto prodotto dall'economia, che a livello regionale presenta una media dell'1,5%.

Oltre a Bologna e Reggio, di poco superiore al riferimento medio regionale ci sono Modena (+2,1%), Ferrara (+2,2%) e Parma (+2,7%). Peggio della media regionale hanno fatto invece Forli'-Cesena (-1,2%), Piacenza (-0,7%) e Ravenna (1,2%), oltre ovviamente a Rimini. Le previsioni per il triennio 2011-2013, invece, vedono molte province crescere ad una media annua superiore all'1%, si legge nel rapporto, in particolare Bologna
(+1,8%) e Reggio Emilia (+1,9%), mentre solo Rimini si mostra ancora in difficoltà (-0,2%). In termini relativi, il valore aggiunto pro capite risulta più elevato a Bologna (30.720 euro), mentre il più basso si registra a Ferrara (24.007 euro).

Per il futuro si prevedono crescite abbastanza variegate – continua il report -, più intense a Bologna (+1,3%) e Ferrara (+1,5%), più modeste per le altre. Uniche eccezioni, che presentano un segno negativo sulle proiezioni al 2013, sono Piacenza (-0,3%), Forli'-Cesena (-0,3%) e Rimini (-1,1%). Risulta in fase espansiva, nel 2010, anche il reddito disponibile delle famiglie (+1,4% a livello regionale), con una distribuzione che si ripartisce in maniera non del tutto omogenea tra le province: bene soprattutto Ferrara (+2,0%) e Bologna (+1,7%).

Passando alla spesa per consumi delle famiglie, nella provincia di Ferrara si registra la variazione positiva più ampia rispetto al 2009 (+2,7%), mentre i consumi pro capite sono aumentati di meno a Rimini, Reggio Emilia e Forlì-Cesena (+1,5% circa). Per il futuro si prevede un aumento dei consumi compreso tra l'1,9% di Reggio Emilia ed il 3,3% medio all'anno di Ferrara. Per quanto riguarda i rapporti commerciali con l'estero, nella crescita regionale sono coinvolte tutte le province. Il volume di esportazioni maggiore lo raggiunge Bologna- spiega il report di Sintesi- per un totale di 9.721 milioni di euro, mentre in termini dinamici la migliore è Ferrara (+29,1%). La flessione più pesante dell'export riguarda a Piacenza (-9,2%). Nel futuro le importazioni dovrebbero crescere ancora- continua il documento- con Parma e Ferrara a trascinare l'import emiliano-romagnolo.   
 
Riguardo all'andamento del mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione ovunque ricomincia a crescere, avverte Sintesi: il dato regionale (+0,9%) non è rispecchiato soprattutto da Parma e Rimini (entrambe +0,2%), mentre risulta più grave a Bologna e Modena (entrambe +1,6%). Rimini si conferma la provincia con tasso di disoccupazione più elevato (7,8%), mentre in coda resta Piacenza (2,9%). Per il futuro ci si attendono ulteriori incrementi del tasso di disoccupazione – continua il report – con picchi che potrebbero superare nel 2013 l'8% (Rimini e Ferrara). Infine, scrive Sintesi, il tasso di occupazione che nel 2010 si è contratto in tutte le province (tranne Forli'-Cesena), dovrebbe continuare in questo suo trend discendente perdendo in alcuni casi fino a due punti percentuali.