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Pubblica amministrazione: per i pagamenti 80 giorni in più di media rispetto alla Ue

20 Lug 2016 | News

Secono un'analisi del Centro studi di Confartigianato persiste una grave criticità nel ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione, fenomeno che interessa 647mila fornitori, pari al 15,1% delle imprese attive. Le ultime valutazioni della Banca d'Italia indicano tempi medi di pagamento di 115 giorni, in riduzione rispetto ai 120 del 2014. Nel confronto internazionale, effettuato su 25 paesi dell'Unione europea, i pagamenti della Pa in Italia sono effettuati mediamente con 80 giorni in più della media Ue.

Nell'analisi si evidenzia inoltre che i debiti commerciali complessivi delle Amministrazioni pubbliche sono pari al 4,0% del PIL, valutabili in 65,4 miliardi di euro.

In relazione alla proposta di Confartigianato della compensazione secca, diretta e universale, tra i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese, si stima che in un anno i versamenti allo Stato dalle imprese fornitrici della Pa utilizzabili per la compensazione ammontano a 25,3 miliardi di euro, importo che rappresenta oltre un terzo (38,6%) dei 65,5 miliardi di debito emersi nei confronti delle imprese.

Va osservato infine che in Italia la Pubblica amministrazione fornisce una sorta di “cattivo esempio” a tutto il sistema dei pagamenti: secondo la più recente comparazione internazionale persiste un ampio dislivello anche per i tempi medi di pagamento tra imprese che in Italia sono di 80 giorni, il doppio dei 39 giorni registrati per la media europea, penalizzando soprattutto i subfornitori: oltre un terzo (35,6%) del totale delle imprese manifatturiere, delle costruzioni e dei servizi con 3 o più addetti opera infatti in subfornitura.