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Quasi 700 milioni all'anno per le Pmi dai “bonus casa”

6 Feb 2018 | Leggi

Tre sono gli obiettivi che la Legge di bilancio si è posta nell'introdurre norme dedicate alla casa con gli incentivi per favorire le ristrutturazioni, la riqualificazione energetica, l'acquisto di mobili ed elettrodomestici, la cura del verde: più lavoro per le imprese, maggior risparmio per le famiglie e un ambiente più pulito. Quattro i filoni di intervento che per le piccole imprese valgono complessivamente 688 milioni di euro l'anno e che Confartigianato ha a lungo promosso affinchè venissero inseriti nella manovra economica e che ora insiste per farli diventare permanenti.

Per rimettere a nuovo la casa, le detrazioni Irpef sono state confermate al 50% delle spese sostenute. Medesima percentuale di detrazione se si vuole rinnovare anche l'arredamento e gli elettrodomestici. Lo sconto fiscale aumenta al 65% per gli interventi finalizzati al risparmio e all'efficienza energetica degli edifici. Ma non è finita. Quest'anno, ha debuttato il cosiddetto bonus verde. Chi mette mano a giardini, terrazzi e balconi, anche condominiali, può godere di una detrazione Irpef del 36 per cento.
I bonus casa sono tra le misure più gradite a cittadini e imprenditori. Lo certifica una rilevazione di Confartigianato secondo la quale per rimettere a nuovo il patrimonio immobiliare, gli italiani hanno speso, negli ultimi 7 anni, qualcosa come 169 miliardi di euro. 

In crescita soprattutto la richiesta di incentivi per gli interventi di risparmio ed efficienza energetica: nel 2016 sono state presentate oltre 400mila domande, con un aumento del 21,5% rispetto al 2015.
I bonus casa sono utili alle famiglie, quindi, ma diventano fondamentali per le oltre 500.000 imprese artigiane del settore costruzioni alle prese con una crisi che non è passata.

E allora la strada da seguire è quella di rendere permanenti e strutturali i bonus casa. In questo modo, sostiene Confartigianato, si otterrebbero molti risultati: oltre a rilanciare le imprese delle costruzioni, verrebbero alla luce le attività irregolari, con relativo maggior gettito per lo Stato, e si risparmierebbe energia con una più efficace azione di tutela dell'ambiente.

(fonte confartigianato.it)