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Rinnovato il contratto collettivo nazionale per le imprese dell'alimentazione

27 Feb 2017 | Assimprese news

Giovedì 23 febbraio 2017 Confartigianato Alimentazione, insieme alle altre Confederazioni artigiane e a Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil ha firmato l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dell'area alimentazione-panificazione. Il contratto si applica ai dipendenti delle imprese artigiane, delle imprese non artigiane che occupano fino a 15 dipendenti del settore alimentare, e ai dipendenti delle imprese della panificazione fino a 249 dipendenti. Nel rinnovo viene estesa l'applicabilità del contratto alle imprese che svolgono somministrazione di pasti e bevande in attività di ristorazione.

Nell'accordo è stato definito un aumento del salario, a regime, pari a 55 euro per il livello 3° settore alimentazione (artigianato) che sarà erogato in 3 blocchi. Per le imprese non artigiane del settore alimentare che occupano fino a 15 dipendenti (incluse le attività di somministrazione e ristorazione) è stato concordato un incremento medio pari a 80 euro. L'accordo prevede inoltre l'erogazione di un importo forfetario a titolo di “una tantum” pari ad euro 150 lordi a copertura del periodo di carenza contrattuale.

Nell'accordo è inoltre previsto l'ampliamento della possibilità di assumere lavoratori con contratto a tempo determinato fino al 50% del personale in forza; l'aumento a 280 ore del limite annuo al ricorso al lavoro straordinario; l'adeguamento della normativa contrattuale dell'apprendistato e del part-time alle disposizioni previste dal Jobs Act; la definizione di una specifica tipologia di contratto di lavoro a termine per il reinserimento al lavoro destinato ad alcune categorie di lavoratori, con l'erogazione di un salario d'ingresso attraverso il sistema del sotto inquadramento.