A decorrere dal 2014 i commercianti al minuto e assimilati indicati nell'art. 22 del D.P.R. n. 633/72 che possono, ai sensi del comma 2 del citato articolo, annotare le fatture nei corrispettivi giornalieri sono
costretti ad includere nell'elenco delle fatture emesse tutte le operazioni attive, anche se di importo inferiore a 3.600 euro. Stessa sorte anche per le agenzie di viaggio e di turismo.
Tali soggetti, tenuti all'emissione della fattura soltanto a seguito della richiesta del cliente, non sono obbligati a tenere il registro delle fatture emesse, infatti, l'art. 24, comma 2, DPR n. 633/72 consente di ricomprendere nell'ammontare giornaliero dei corrispettivi anche quelli delle operazioni fatturate.
La semplificazione sopra accennata poteva non dare alcun beneficio qualora a seguito dell'emissione della fattura (a richiesta del cliente) l'operatore doveva comunicare autonomamente tale operazione
nell'ambito dello spesometro. Al fine di evitare tale ulteriore adempimento, Confartigianato Imprese è intervenuta, una prima volta, e, in accoglimento della richiesta
l'Agenzia delle Entrate con il Provvedimento 2.8.2013 n. 94908 per i soggetti in esame, considerate le difficoltà che avrebbero incontrato nell'estrazione dei dati relativi alle fatture emesse e annotate
cumulativamente nel registro dei corrispettivi, per il 2012 e il 2013 ha limitato la comunicazione alle operazioni attive per le quali è stata emessa fattura di importo pari o superiore a euro 3.600 al lordo IVA
.
Tale agevolazione (transitoria) tuttavia non è più prevista a partire dal 2014. Da tale anno infatti i commercianti al minuto, alberghi, ristoranti, agenzie di viaggio, ecc. sono obbligati a rispettare le
regole ordinarie.
Confartigianato Imprese, a sottolineare l'importanza dello spirito della norma (ex art. 21 del D.L. n. 78/2010) di limitare al massimo l'aggravio a carico dei contribuenti, a fronte anche del reale beneficio in termini di contrasto all'evasione e di appesantimento della mole di informazioni in possesso dell'Amministrazione finanziaria, ha indirizzato una lettera ufficiale al direttore dell'Agenzia delle Entrate.
In tale lettera Confartigianato Imprese auspica l'emanazione in tempi rapidi di un nuovo Provvedimento direttoriale che renda permanente la deroga prevista dal punto 3.3 del sopra richiamato provvedimento.