Nella settimana appena trascorsa si sono intensificati i viaggi per vacanza, data la corrispondenza delle ferie pasquali e l'arrivo del bel tempo. Secondo le statistiche, negli ultimi due anni, nel periodo delle ferie, si sono registrate in Italia 22.578.745 presenze turistiche, di cui il 55,2% di non residenti e il rimanente 44,8% di residenti; al contrario nei restanti paesi dell'Unione Europea prevalgono le presenze dei residenti.
Le vacanze pasquali sono generalmente caratterizzate da viaggi brevi; nel primo trimestre dell'anno per i residenti prevalgono (62,0%) i viaggi da 1 a 3 notti a fronte del 38,0% di viaggi di 4 notti e più. Nei viaggi brevi in 2 casi su 3 (68,8%) ci si muove in auto; nelle vacanze brevi ci si sposta meno in treno (12,4%), in aereo (7,6%) e in pullman (6,0%). I viaggi in auto quest'anno hanno beneficiato di un prezzo dei carburanti ridotto del 13,2% rispetto a un anno fa: nel dettaglio, nella settimana di Pasqua 2016 (con il dato fermo al 21 marzo) il gasolio è costato il 14,3% in meno rispetto all'anno precedente, la benzina il 10,9% in meno mentre con il Gpl si arriva a spendere il 18,0% in meno. Sono cresciute le prenotazioni via internet per le vacanze brevi. Nel 2015 il 36,5% dei viaggi per vacanza da 1 a 3 giorni è stato organizzato con una prenotazione via internet, quota in aumento di 10 punti percentuali rispetto al 26,5% dell'anno precedente; nel 2015 i viaggi brevi dei residenti prenotati via internet arrivano a 8.867.000 e sono aumentati del 31,5% rispetto al 2014.
I flussi turistici sono di grande rilevanza anche per le imprese artigiane con la domanda di beni e servizi generata da persone in vacanza che è potenzialmente intercettabile dal 15,7% dell'artigianato: secondo gli ultimi dati disponibili al IV trimestre del 2015 sono 213.100 le imprese artigiane operanti in attività economica a vocazione turistica. Riguardo ai singoli ambiti settoriali dell'artigianato, bene l'agroalimentare e la ristorazione, seguiti dall'abbigliamento e calzature e dai trasporti.
L'Italia è il secondo paese europeo per presenze turistiche straniere nel periodo pasquale, dopo la Spagna (con 17,7 milioni nella media del mese di aprile) e davanti a Francia (8,1 milioni), Regno Unito (7,7 milioni) e Germania (5,8 milioni). In questo quadro, a livello regionale, lo scorso anno, nel primo trimestre, l'Emilia Romagna ha intercettato l'8,6% dei flussi vacanzieri, molto vicina alla Toscana, con il 9,6%. I primi tre posti della classifica sono occupati dal Veneto (17,7%), dal Lazio (17,55) e dal Trentino-Alto Adige con il 13,3%.