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Voucher bebè 2015: istruzioni per l'uso

12 Ott 2015 | Leggi

L'Inps ha pubblicato alcuni chiarimenti in merito ai contributi e ai voucher previsti dalla legge a favore delle mamme lavoratrici. In particolare si della possibilità di richiedere, al termine del periodo di congedo per maternità o del congedo parentale, di un voucher per i servizi di baby sitting o di contributi per fronteggiare gli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o della rete dei servizi privati convenzionati. Le domande di accesso al beneficio devono essere presentate telematicamente all'INPS, dalle lavoratrici interessate, entro il 31 dicembre del 2015, che rappresenta l'ultimo periodo di sperimentazione (iniziata appunto nel 2013).

Il benefit consiste in un contriibuto massimo mensile di 600€, per un periodo non superiore ai 6 mesi, e verrà erogato attraverso voucher, per quanto riguarda il baby sitting, e il pagamento diretto da parte dell'Inps, qualora si tratti dell'utilizzo della rete pubblica o della convenzionata.

Possono richiedere i voucher, o i contributi, le madri, anche adottive o affidatarie, lavoratrici dipendenti del settore privato o di amministrazioni pubbliche che siano iscritte alla Gestione Separata dell'INPS. La madre lavoratrice può richiedere il voucher/contributo dal termine del congedo di maternità e per gli 11 mesi successivi o, in alternativa, alla fruizione del periodo di congedo parentale. Il contributo può essere richiesto anche da madri che abbiano già usufruito, in parte, del congedo parentale. Inoltre, il beneficio è concesso in ragione del singolo figlio, quindi anche per più figli.

Al contributo non sono ammesse le madri lavoratrici che risultano esentate dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l'infanzia, o dei privati in convenzione, o che usufruiscano dei benefici derivanti dal fondo per le politiche ai diritti e alle pari opportunità.

L'Inps ha poi precisato che il termine iniziale dal quale far decorrere il benificio deve intendersi coincidente con la data di presentazione della domanda mentre rimane confermato il termine finale, che coincide con l'ultimo giorno lavorato.